CONSEGNA DEL PASTORALE – SALUTO DI MONS. CACUCCI

 

Cattedrale di Bari, lunedì 25 gennaio 2021

Eccellenza, carissimo Fratello,

in questo momento così solenne ti ripeto quanto, sin dal giorno della tua nomina ad Arcivescovo di Bari-Bitonto, ho detto con fede all’intera nostra Chiesa: “il Signore ti ha scelto, come successore degli Apostoli, pastore di questo gregge, che sei chiamato a pascere «con la forza del Signore» (Mi 5,4)”.

Sì, sei stato scelto da Dio. Il tuo ingresso, oggi, in Diocesi e in questa splendida Cattedrale è da sempre nel pensiero e nel cuore di Dio.

Il gregge, che è Suo, è oggi affidato a te. Cristo, l’unico Buon Pastore, nel succedersi dei pastori, da oggi attraverso la tua voce e il tuo cuore, il servizio dell’autorità, continua a guidare con forza e dolcezza questo popolo santo.

Con intensa gioia spirituale sperimento, ancora una volta, l’avvicendarsi dei vescovi nella vita della nostra Chiesa locale, sotto la guida amorevole del Santo Padre: come nel settembre 1999 raccoglievo il testimone dell’amato e indimenticato mons. Mariano Magrassi, oggi sei tu, carissimo fratello, a ricevere questa eredità: ne è segno significativo e splendido la consegna del pastorale.

 

Non è segno di un semplice avvicendarsi di uomini posti alla guida della Chiesa, ma ti collega a Cristo e agli Apostoli. Il pastorale che ti consegno raccoglie la ricchezza di grazia che si sprigiona dalla preghiera e dalla santità del nostro popolo, passato e presente, la cui ricchezza spirituale e culturale è chiamata, anche istituzionalmente, sempre più a risplendere.

Non è solo il vescovo a portare il pastorale, ma è il pastorale stesso a portare il vescovo. Il pastorale col quale guiderai il gregge di Dio che ti sosterrà nel cammino. Il popolo qui riunito, o che ci segue da lontano, oggi ti fa corona pieno di gioia e di speranza.

Ti accompagnino nel cammino la cura premurosa e tenera della Beata Vergine Odegitria, raffigurata dalla stella del tuo stemma, il vescovo san Nicola che rende sempre più Bari, secondo la parola di papa Francesco, “capitale dell’unità della Chiesa”, il vescovo san Sabino e la beata Elia di san Clemente.

“Il Signore ci custodisca nel Suo Amore e conduca tutti noi, pastori e gregge, alla vita eterna. Amen”.