Santa Cecilia

Storia di Santa Cecilia

Santa Cecilia visse a Roma tra il II e il II secolo D.C. . Nobildonna romana, benefattrice dei Pontefici e fondatrice di una delle prime chiese di Roma.

Cecilia sposò il nobile Valeriano. Confidato allo sposo il suo voto di castità e di essere cristiana, il nobile si convertì e vece battezzare anche il fratello Tiburzio. I tre vittima di persecuzione morirono martiri. La storia narra che venne inizialmente condannata a morire al rogo nella sua stanza, ma i soldati vedendo che dopo un giorno Cecilia era ancora viva, decisero di decapitarla. Nel momento della decapitazione il littore, addetto all’atto, vibrò ben tre colpi, ma non riuscì a staccare completamente la testa dal busto, terrorizzato si allontanò lasciando la Santa in una pozza di sangue. I fedeli accorsi, raccolsero con stracci il sangue della Martire, come preziosa reliquia e soccorsero Cecilia che visse tre giorni, pregando ed incoraggiando gli astanti ad essere forti nella fede. Finalmente, consolata dal Papa Urbano a cui donò la propria casa affinchè fosse trasformata in chiesa, placidamente spirò.

Santa Cecilia è nota per essere la protettrice della musica e venerata il 22 novembre, giorno della sua morte. Tale attribuzione è data grazie alla seguente frase racchiusa nella sua Passione:

Mentre l’organo cantava, la vergine Cecilia cantava in cuor suo solo al Signore, dicendo: Signore, fa’ che il mio cuore e il mio corpo siano immacolati affinché io non sia confuso  “.

Festeggiamenti a Palese di Santa Cecilia

A Palese il festeggiamento di Santa Cecilia risale al 1950, anno in cui venne portata in processione un quadro che la rappresentava. Dal 1954 il quadro venne sostituito da una statua a cui poi vennero aggiunti quattro angeli.

Tutt’oggi l’Immagine viene custodita all’interno di una cappella in Via Modugno e portata in processione per Palese fino alla Chiesa di San Michele Arcangelo, dove viene poi celebrata la Messa Solenne. Peculiarità dell’immagine è la raffigurazione della Santa con un’arpa, un rosario tra le mani e accerchiata da 4 angeli, di cui due di questi portano in mano uno spartito, mentre gli altri due hanno le mani giunte sul cuore.

Negli anni passati la statua veniva portata in processione su una Fiat 500 addobbata a festa con tiranti e fiori, solo successivamente si decise di portare il gruppo statuario a spalla.

Durante la festa di Santa Cecilia era solito alzare un albero della cuccagna nella parte alta di Via Modugno, in prossimità di Villa Zanchi e realizzare un piccolo mercatino con bancarelle. Caratteristica è la luminaria, che nei primi anni era composta da semplici strisce di lampadine e che negli anni venne sostituita da illuminazioni rappresentanti note musicali. La tradizione vuole che il giorno di Santa Cecilia i Palesini siano tradizionali mangiare pettole dolci e salate, e che questa festa corrisponda l’inizio del periodo di Avvento che porta poi al Santo Natale.

Fonti e foto: Testimonianze di Fedeli e Componenti del comitato di Santa Cecilia